venerdì 27 novembre 2009

Venerdì 13 e la cultura d'accatto

Sì, il titolo del post contiene un pesante giudizio ma, insomma, sono un po' stufa di dovermi difendere perchè NON leggo Dan Brown e non ritengo Voyager il mio programma scientifico di riferimento.

Lunedì scorso, Milano (anzi Rho-Pero), zona Fiera, hotel "storto", interno ascensore. Entrano due signori trafelati, il primo spinge il piano e guarda il secondo interrogativamente, la risposta è "Tredicesimo".
Primo "Casso! Proprio al tredicesimo che porta sfortuna!".
Secondo "Ma non è vero. Lo sai perché venerdì 13 porta sfortuna?".
Primo "No, è una cosa che è successa ma non mi ricordo".
Secondo "Perché di venerdì 13 hanno ucciso a tradimento il Mago (sic!) dei Templari. E da allora porta sfortuna".

Già, da allora porta sfortuna.
Sarà scritto nel Codice da Vinci o sarà una delle incredibili rivelazioni di Giacobbo, tipo l'indimenticabile uomo-falena che predisse la caduta delle torri gemelle prima ancora che le costruissero?!

venerdì 13 novembre 2009

Muffin al doppio cioccolato, + variante avanzi di cucina



questo è uso improprio di mezzo pubblico, devo dare la ricetta ad un'amica ma non trovo l'email ....

210 g di farina OO
10 g di lievito (1/2 bustina a occhio)
180 g di zucchero (meglio di canna)
70 g di cacao (meglio amaro)
3 uova grandi (meglio di gallina)
150 ml di latte (meglio di mucca)
100 di burro fuso (meglio se burro)
1 bustina di vanilina
30 g di gocce di cioccolato

Preriscaldare il forno a 200°, preparare 18 pirottini (oppure, se non usi i pirottini imburrare e infarinare stampo da 12 --> spiegazione tecnica, i pirottini contengono meno pasta rispetto allo stampo).

Setacciare in una terrina gli ingredienti secchi (farina, zucchero, cacao, lievito).
Sbattere un po' (non troppo) quelli liquidi (burro uova e vanilina).
E' tassativo che le due componenti siano separate, fino a quando non siano riunite :-)
Unirle, senza mescolare troppo (in una ricetta ho trovato 12 giri di cucchiaio, vedi tu se arrivare a 13 o fermarti a 9).
Aggiungere le gocce di cioccolato.
Riempire i pirottini fino a 2/3 (se volete che escano ed abbiano il tipico aspetto da fungo), infornare per 10-15-20 minuti (a seconda del tuo forno, che io non conosco e quindi nel mio bastano 12 minuti, la ricetta dice 20 ma secondo me si carbonizzano.
Sfornare.
se sono nei pirottini, estrarli dalle cavità e mettere a raffreddare su gratella. Se sono nello stampo ignudi, aspettare che si raffreddino un po' prima di estrarli se non vuoi che la cappella si disgiunga dal gambo e ti venga il tipico muffin mozzato in due.

leccati i baffi.

La mia variante di ieri sera, di cui puoi ammirare la foto (by Mati) ha un problema basilare: non avevo il cacao.....
per cui l'ho sostituito con un avanzo di corn flakes con riccioli di cioccolato (che nessuno mangiavo perchè ormai sbriciolato) + briciole di gocciole extradark. inoltre non avevo neanche le gocce di cioccolato per cui ho affettato un blocchetto di cioccofondnente.
Devo finire della farina di castagne, per cui ho aggiunto un cucchiaiata della medesima.
Il risultato: ore 20, 18 muffin. ore 9 di questa mattina, 8 muffin.....

domenica 8 novembre 2009

Liquidità 0 (zero)

Sembra che la crisi stia finendo e che l'Italia si stia riprendendo economicamente. Io ne sono molto ma molto felice, ma qualcuno dovrebbe dirlo anche a Tremonti. Magari ci toglie qualche anticipo Irpef-Inps-Iva e pure noi liberi professionisti si esce dal tunnel della liquidità prima di gennaio 2010.
Io ci sono sprofondata (più o meno come tutti i liberi professionisti - liberi da cosa poi? che siamo incatenati alle tasse!) il 3 agosto quando la commercialista dopo aver controllato i conteggi suddetti ha trovato il coraggio di telefonarmi da un numero segreto in modo che non la potessi richiamare. Il 3 agosto il mio conto in banca è sceso virtualmente a 0 (zero), virtualmente nel senso che l'agonia programmata vietava qualsiasi idea di spesa superflua. Per superflua si intende qualsiasi spesa.
Agosto l'ho vissuto in apnea, peccato che fossi in vacanza in Sicilia e quindi anche se si può sopravvivere di granite e arancine, non è che sia una dieta particolarmente consigliata sul lungo periodo. Grazie ad un marito comprensivo (ehm, la comprensione al massimo può durare un mese) dal mio povero e martoriato conto non è uscita una lira, mi correggo, un euro.
Settembre è stato fortunato: una donazione in contanti destinata alla progenie è stata momentaneamente dirottata nelle mie tasche (visto a cosa siamo ridotti?! a rubare la paghetta dei figli!).
Ottobre ha visto resuscitare la carta di credito, ma è stato un errore dettato dal fatto che pensavo che il tunnel della liquidità sarebbe finito a novembre, dimenticando il famigerato anticipo Inps di fine novembre.
Novembre è ancora a stecchetto: a dicembre c'è l'anticipo Iva e non voglio sorprese.
Questa dieta forzata ha fatto sì che il trend di acquisto non solo è calato, ma è vertiginosamente precipitato. Ad esempio, dall'acquisto di un paio di scarpe al mese sono passata a 0 (insomma, non è che sono scalza, contando gli ultimi 5 anni, anzi 6 sono arrivata alla cifra di ...., meglio lasciar perdere ....), quindi se i calzaturifici falliscono non se la piglino con me, ma con il Ministro.
Eppure la disintossicazione è quasi esaltante, sono come un tossico in rehab che conta i giorni in cui potrà farsi di nuovo (gennaio? con i saldi?) ma intanto mi godo questa austerity forzata come se fosse volontaria.
Sono talmente inebriata che ho evitato persino l'acquisto più consolatorio a buon mercato, il mitico gambaletto trendy!
Finchè dura ....