giovedì 27 dicembre 2007

La fine è il mio inizio di Tiziano Terzani

volendo parafrasare il titolo del libro, l'inizio è molto meglio della fine, dal punto di vista letterario.
Il libro, firmato da Tiziano è in realtà la "sbobinatura" fatta dal figlio Folco di alcuni colloqui col padre, duranti i quali quest'ultimo ha ripercorso la sua vita, in un racconto brillante ed avvincente, soprattutto nella parte iniziale.
Lo stile è quel che è, molto colloquiale, inframmezzato da sottolineature "momentanee" che registrano alcune delle pause intercose, (prendono il te, si riposano, etc.). Capisco l'intento di rendere il tono informale, di trasportarci nella casetta con loro due, di far vivere l'atmosfera, ma purtroppo, nonostante la buona volontà dell'autore, si tratta di passaggi abbastanza inutili.
Il racconto è a tratti avvincente, e fa venire voglia di leggere i libri "veri" di Terzani, per ritrovare lo spirito di chi ha vissuto quelle esperienze e per conoscerle con l'occhio di chi ne è stato un appassionato testimone. E non è poco!
Gli ultimi capitoli sono più imbarazzanti, non perchè il "percorso" spirituale possa essere meno interessante, ma perchè ogni riga è tesa a riappropriarsi del padre.
Quindi, poteva essere omessa: mi rendo conto che "l'adorazione" per Terzani mostrata da tanti lettori possa essere stata ingombrante per i parenti ma l'unico modo per sbarazzarsene era non darle peso. Qui invece c'è un tentativo di entrare nel mondo privato ed intimo dello scrittore e dire: è mio padre, non vostro. Infatti.
E comunque, quando Terzani risponde al Vecchio della montagna che lo rimproverava di essere riuscito a liberarsi di tutto ma non degli affetti famigliari, lui esclama "sono fiorentino!".
Fantastico!

sabato 22 dicembre 2007

chi ha inventato il sistema per cambiare i pneumatici è il fratello di chi ha inventato i reggiseni

C'è tutta una tipologia di cose la cui invenzione-creazione-messa a punto riflette la mentalità maschile, e cioè la totale completa assoluta mancanza di praticità!
Ad esempio i reggiseni, sono stati inventati probabilmente dal padre mormone di una fanciulla 16enne in piena tempesta ormonale, e la chiusura posteriore è tuttora un insulto all'ergonomia. Vorrei vedere se gli uomini avessero la patta sul didietro come farebbero a fare le loro cosine in piedi senza contorcersi!
Oppure il parto: la miglior dimostrazione che Dio è maschio, altrimenti si partorirebbe in modo più semplice, veloce ed indolore.
Oggi ho forato. Una di quelle cose che sai che possono succedere, ma non pensi che possa capitare a te.
Stavo guidando, curvo, la macchina sbanda pesantemente, la tengo in strada e continua a sbandare, accosto. scendo. ruota forata. ORRORE!
dunque, quella di scorta so dov'è. il cric pure. lo sbullonatore anche. raduno i pezzi, li guardo e penso che a questo punto o si ferma qualcuno o sono perduta.
anche supponendo che sappia dove infilare il cric, e lo so e lo infilo.
anche supponendo che sappia che lo sbullonatore non funziona perchè ci sono i copribulloni, per cui li tolgo.
anche supponendo che salti a piedi pari sullo sbullonatore .... secondo voi i bulloni si muovono?
no, neanche con potenti parol@#§§, che le bambine non sapevano ancora. non si sono di certi mossi. dunque, capisco che se il bullone è lento, la ruota parte, ma se è duro io non riesco a cambiarla (non apro neanche le bottiglie dell'acqua con la mano destra!).
ovviamente col gelo che c'era non potevo certo esibire le forme (e poi ci fossero le forme da esibire).
allora esibisco il cellulare e chiamo in rapido successione sorella amico zio.
non trovo nessuno. figurarsi mio marito! per fortuna mia sorella richiama e reperisco mio cognato. che solerte arriva e cambia la gomma. arrendevole e cedevole sotto le sue maschie mani.
non mi sento nello spirito natalizio. per niente, anche perchè i gommisti sono chiusi, e dove la trovo una ruota di scorta.
(ovviamente mio marito ha commentato, 1200 volte, che lui non ha mai forato. se è per questo non ha neanche partorito e non si è mai messo un reggiseno!)

lunedì 10 dicembre 2007

Terzani - La sfida dei libri non letti

Procedo, ma senza troppo entusiasmo. La scrittura, anzi lo "sbobinamento" (visto che è il figlio che parla col padre, e trascrive - presumo - con un editing volutamente? approssimativo) a volte si inceppa, e così il mio interesse. Non è brutto, anzi, a tratti avvincente. Ma fa venire voglia di leggere qualcosa "veramente" di Terzani (che non ho mai letto) per capire come sia la sua scrittura.

Natale. Di nuovo?

Elenco delle cose da fare:
- albero
- presepe
- decorazioni natalizie balcone
- regali agli altri
- regali a se stessi
- letterine "pilotate" a Babbo Natale
- patteggiamento su pranzi/cene vigilia, natale, santostefano, capodanno, befana
- patteggiamento su quantità di film under 9 anni che si possono vedere in 15 giorni
- ripulire la casa in vista di visite parentali
- crearsi una via di fuga per il punto sopra