domenica 8 novembre 2009

Liquidità 0 (zero)

Sembra che la crisi stia finendo e che l'Italia si stia riprendendo economicamente. Io ne sono molto ma molto felice, ma qualcuno dovrebbe dirlo anche a Tremonti. Magari ci toglie qualche anticipo Irpef-Inps-Iva e pure noi liberi professionisti si esce dal tunnel della liquidità prima di gennaio 2010.
Io ci sono sprofondata (più o meno come tutti i liberi professionisti - liberi da cosa poi? che siamo incatenati alle tasse!) il 3 agosto quando la commercialista dopo aver controllato i conteggi suddetti ha trovato il coraggio di telefonarmi da un numero segreto in modo che non la potessi richiamare. Il 3 agosto il mio conto in banca è sceso virtualmente a 0 (zero), virtualmente nel senso che l'agonia programmata vietava qualsiasi idea di spesa superflua. Per superflua si intende qualsiasi spesa.
Agosto l'ho vissuto in apnea, peccato che fossi in vacanza in Sicilia e quindi anche se si può sopravvivere di granite e arancine, non è che sia una dieta particolarmente consigliata sul lungo periodo. Grazie ad un marito comprensivo (ehm, la comprensione al massimo può durare un mese) dal mio povero e martoriato conto non è uscita una lira, mi correggo, un euro.
Settembre è stato fortunato: una donazione in contanti destinata alla progenie è stata momentaneamente dirottata nelle mie tasche (visto a cosa siamo ridotti?! a rubare la paghetta dei figli!).
Ottobre ha visto resuscitare la carta di credito, ma è stato un errore dettato dal fatto che pensavo che il tunnel della liquidità sarebbe finito a novembre, dimenticando il famigerato anticipo Inps di fine novembre.
Novembre è ancora a stecchetto: a dicembre c'è l'anticipo Iva e non voglio sorprese.
Questa dieta forzata ha fatto sì che il trend di acquisto non solo è calato, ma è vertiginosamente precipitato. Ad esempio, dall'acquisto di un paio di scarpe al mese sono passata a 0 (insomma, non è che sono scalza, contando gli ultimi 5 anni, anzi 6 sono arrivata alla cifra di ...., meglio lasciar perdere ....), quindi se i calzaturifici falliscono non se la piglino con me, ma con il Ministro.
Eppure la disintossicazione è quasi esaltante, sono come un tossico in rehab che conta i giorni in cui potrà farsi di nuovo (gennaio? con i saldi?) ma intanto mi godo questa austerity forzata come se fosse volontaria.
Sono talmente inebriata che ho evitato persino l'acquisto più consolatorio a buon mercato, il mitico gambaletto trendy!
Finchè dura ....

1 commento:

Amanda Gris ha detto...

Quando torni in liquidità, regalati un viaggio a Roma e andiamo a comprarci le scarpe in quel negozio che sai tu.