lunedì 24 novembre 2008

cose che non sopporto ....

Ci sono cose che sinceramente non capisco, anzi non sopporto. e, come in una congiunzione astrale dedita a farmi saltare i nervi, si propongono contemporaneamente.

I gorgheggi di Giusy Ferreri: Dio, o chi per lui, le ha dato una bella voce ed un orecchio intonato. Per quale motivo deve infiorare le sue canzoni con quel gorgheggio a metà tra il lavandino semiotturato ed il singhiozzo convulso? Capisco che la prima canzone servisse a farsi notare, capisco che il primo cd fosse la conseguenza della prima canzone, ma adesso? Perchè non può cantare senza gli oh oh? Ha firmato un contratto faustiano per cui se omette gli oh oh svanirà tutto il talento e la fama? Ad ogni oh oh spero che arrivi l'idraulico e le sblocchi la situazione con un bel sturalavandini! (e soprattutto, non la sopporto mentre mangio!)

Il mascarpone: che razza di dolce è? Quando al ristorante ti snocciolano la lista (pannacotta-budinodimandorle-forestanera-tortadellacasa-tiramisu-mascarpone) mi viene sempre uno stranguglio. A nessuno verrebbe in mente di proporre il philadelfia o lo straccchino come dolci, invece il mascarpone sì.

Il vino nel bicchiere dell'acqua: sono una principessa sul pisello. non lo nego. ma per quale motivo ti mettono due forchette se poi ti portano solo il bicchiere dell'acqua? Un solo bicchiere impone scelte esistenziali difficilissime. Devi decidere se partire con acqua o con vino, versare solo un sorso in modo da non dover trangugiare un bicchiere di vino a stomaco vuoto. Bere acqua quando ci starebbe il vino. Odioso, semplicemente odioso (e non solo al ristorante ....).

Ieri queste tre situazioni si sono riproposte contemporaneamente. Per fortuna era il ristorante della nostra giovinezza (anzi per sfortuna, perchè ii miei succhi gastrici non sono più quelli della mia giovinezza, quando potevo sfidare un camionista e vincere sulla distanza) e quindi gli perdono molte cose.

venerdì 21 novembre 2008

Il nuovo tunnel: Feisbuk

La mia collega (la sua scrivania è attaccata alla mia) mi dice: iscriviti a Facebook, così ti amicizzo e ci parliamo.
Non capisco perchè io debba parlarle "su" Feisbuk visto che i nostri reciproci organi auditivi distano non più di 2 metri ma poichè le riconosco una superiorità nel web 2.0 obbedisco.
Wow, all'inizio è stato bellissimo! Ho ritrovato vecchi colleghi ed amici a Los Angeles, a Londra, a Monzardino di sotto ed a Suppergiù. Per due giorni ci siamo scritti forsennatamente .... poi abbiamo smesso. Esattamente come abbiamo fatto 10 anni fa con le email e 2 anni fa con Skipe.
Poi è iniziata la paranoia: io non voglio tutti quegli amici, non ho nessun desiderio che il/la tipo/a che mi stava antipatico/a di persona me lo stia anche on line, che legga le mie cose, che veda i miei altri amici.
Gli inviti generalmente mi gettano nello sconforto poichè richiedono delle risposte (vuoi rendere pubblici i tuoi dati? vuoi andare avanti? No, non voglio. Sì, vorrei andare oltre, in Madagascar magari) che io non riesco a dare. C'è da dire che ho impiegato un mese a capire che potevo cliccare Ignora e loro sparivano. Salvo ritornare il giorno dopo.
Sono stata colta dalla tentazione di amicizzare persone che sicuramente non vogliono avere nulla a che fare con me: gli abbasserei il livello dei Amici! O personcine che ci perderebbero il sonno: mio nipote di 18 anni! non oserebbe dirmi di no , ma poi dovrebbe vagliare ogni singola parola scritta nel terrore che io possa riferirla a sua madre!

mercoledì 5 novembre 2008

Obama presidente. Quindi, nel 2008, meglio nero che donna?

Certo che sono felice che Obama sia stato eletto presidente, se l'alternativa era McCain!
Certo che sono felice che gli americani abbiano avuto il coraggio di votare un nero (insomma, nero, chiamiamolo pure così) come presidente, mostrando molto più coraggio degli italiani (Veltroni nero non lo sarà mai, anche se il suo proclama di andare a lavorare in Africa e non dedicarsi più alla politica molto mi aveva fatto sperare).
Certo che sono felice del cambiamento, e gli ideali, e i sogni, e il nuovo slancio, e l'America faro dell'umanità (lo dicono loro, non io).
Certo che sono felice.
Certo che pur di non dare la chance di vincere ad una DONNA, dieci volte più preparata e competente di Obama (ma 10 volte meno sfigata e glamourous di Obama), gli americani hanno preferito scegliere un UOMO, pur se nero. Perchè non ci crederò mai che se Obama avesse avuto uno sfidante democratico bianco sarebbe arrivato ad essere presidente. Ergo, come al solito, dietro ad ogni grande uomo c'è una donna, ma in questo caso non l'aggressiva Michelle, bensì Hillary, la cui più grande colpa, dopo essere donna è quella di essere intelligente.
Ed a questo punto voglio credere che le menate sul sogno americano, sul Yes, we can, sul novello Kennedy (più icona da copertina che stratega vero, se la Baia dei Porci ce la vogliamo ricordare, e la guerra fredda, etc.) siano servite almeno a mettere sul trono non un bieco guerrafondaio ma una brava persona.
.... poi il principe baciò la principessa e lei si risvegliò!