martedì 12 giugno 2007

Chiamale se vuoi perversioni

Tanti anni fa ho partecipato ad un corso per organizzare l'agenda e quindi la giornata/settimana/mese/anno. Allora andava di moda, non so oggi. Il corso non era pagato da me, per fortuna, perchè era carissimo ed anche abbastanza idiota. Però .... ho dimenticato quasi tutto, l'Organizer è in un cassetto ma la mania della To do list non l'ho più persa!
Prendi un quaderno (sarebbe un'agenda, ma io preferisco il quaderno), fai una lista dettagliata, il più dettagliata possibile, con inizio e scadenza dei lavori, di tutti tutti tutti i "lavori" separando i personali dai professionali (lavarsi i capelli è personale, preparare il preventivo per il bando ministeriale è professionale, etc.) e spuntala quotidianamente.
Certi giorni sono una goduria, spunto anche 10 voci (alzarsi, lavarsi la faccia, vestirsi, prendere il treno, e così via), altri una sofferenza, non elimino neanche una voce (finire le 1300 telefonate dell'ufficio stampa). Però dà soddisfazione, e non ti consente di dimenticare che nel 2005 ti eri prefissa di riordinare la libreria(!), che devi fare un'ecografia al fegato dal 2004, e che non hai ancora fatto il regalo di compleanno (2006) a tua sorella.
Quando il quaderno è terminato, se ne inizia un altro. All'inizio, trascrivevo i lavori non spuntati, adesso no. E' come per gli scatoloni post-trasloco, se dopo 5 anni non li hai aperti, puoi anche buttarli via.
Ecco, mi rendo conto che è una perversione, ma preferisco scrivere le cose piuttosto che farle!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Faccio la stessa cosa anche io :)
SmokingPermitted