giovedì 27 agosto 2009

Notizie sparse (in tutti i sensi)

La visione comparata dei giornali on line dà effetti a volte deprimenti a volte stranianti.

Clooney (George, sì, il dottor Ross) si è fatto male ad un braccio ed è andato all'ospedale. Vabbè, fin qui niente di strano. Ma il fatto che stia ancora con la Canalis per quanto mi riguarda lo sposta dal 1° posto nella mia classifica dell'uomo ideale al centomillesimo. Insomma, da che mondo è mondo gli uomini si giudicano anche dalle donne con cui stanno (cioè, le donne giudicano gli uomini etc.), per cui che il mitico George stia con una squinzia qualsiasi, beh, è una cosa indigeribile. Forse si è confuso a causa del cognome, magari pensa che sia greca, o forse l'accento sardo ha lo stesso effetto che in Un pesce di nome Wanda. Lo so che è bieca invidia ma di questo passo Brad (Pitt) lo vedremo vicino all'Arcuri!

Il trailer di Videocracy è fantastico, ma qualcuno ha notato la somiglianza di Lele Mora con Ben di Lost (parecchio ingrassato)? Vuoi vedere che siamo anche noi in un loop spazio-tempo da cui non riusciremo mai ad uscire se non spostando la nostra (pen)isola?

Le due notizie più lette su Corriere.it sono: NY, sesso davanti alle finestre di un hotel (ma sarebbe più giusto dire "sulle finestre", o "dietro le finestre". Davanti mi dà l'idea che si siano appesi fuori dal davanzale!; Usa, spopola la modella oversize (certo, pesa 80 kg, ma è anche alta 1,80 m! per cui non mi sembra così fuori dai percentili).

Poi ci sono anche le buone notizie: chiude il Grande Fratello inglese. In Italia invece la prossima edizione durerà 5 mesi . E questo mi sembra un passo avanti per il problema del sovraffollamento delle carceri (devi commettere un omicidio volontario per finire in galera così a lungo).

Un banner di Giornale.it cliccato per sbaglio mi ha portato nel portale luxgallery.it dove la notizia più rilevante è che il sultano del Brunei ha speso 15.000 € per un taglio di capelli (e forse anche una tintura a giudicare dal nero abbagliante).

Adesso smetto di scrivere e vado a fare la cameriera in Versilia, dopo due coppie russe hanno lasciato una mancia di 4.200 € ai camerieri di un ristorante. Speriamo che tornino! (in realtà la cosa più assurda dell'articolo, sono le parole del ristoratore che dice che gli ha servito dei "Granchi speciali, catturati con tecniche di pesca estrema in Australia e portati ancora vivi al nostro ristorante".)

martedì 25 agosto 2009

Lost:: acido e basta!

Ieri sera mi sono goduta la penultima puntata di Lost. La battuta ricorrente sulla bocca di tutti i protagonisti era "Lo so e basta", "E' così e basta".
Capisco perfettamente che se sei uno degli sceneggiatori di Lost ad un certo punto, anche con le cospicue dose di acidi a cui sei costretto a sottoporti per procedere con la scrittura, l'unica cosa che può venirti in mente è dire "Basta!".
In effetti quando ho visto il tempio simil egizio ho pensato che dalle anfetamine fossero passati direttamente all'oppio, ma per fortuna la scena è stata poi sommersa da altre trovate. Purtroppo erano così complicate che ho dovuto smettere di stirare perchè il mio cervello non riusciva a compiere due azioni di decodifica (stirare le camicie) (stare dietro ai non sense temporali) contemporaneamente.
Al momento si stanno affannando a spiegare tutte le stranezze della prima serie (quelle messe lì perchè volevano fare una cosa strana MA non sapevano che li avrebbero costretti a spiegarle, causa il successo della fiction): l'orso, il fumo, la Rousseau, etc.
Non so se tutta la produzione colombiana e afghana sia sufficiente a dare loro la forza di terminare l'immane compito a cui si sono sottoposti (ho il sospetto che lo sciopero degli sceneggiatori dell'anno scorso fosse fomentato proprio da loro, per prendere tempo!), e non so neanche se capirò come andrà a finire. Però stasera devo finire di stirare le camicie per cui mi farò il Comissario Coliandro ....

lunedì 24 agosto 2009

Museo della Magna Grecia a Reggio Calabria: cilecca per la 3a volta1


Sono stata a Reggio Calabria 3 volte negli ultimi 6 anni.
No, non sono masochista, ma motivi famigliari fanno sì che ogni 2 anni mi sottoponga alla traversata d'Italia per arrivare fin laggiù (e qui, qualcuno al Governo, all'Anas, o all'Inferno me lo deve spiegare perchè per andare a Parigi - stessi km - ci voglia metà del tempo e dello stress).
Reggio negli ultimi 6 anni è cambiata in modo eclatante, sorprendentemente pulita e ripulita, la Marina rimessa a nuovo, il corso interamente pedonalizzato, le scale mobili (una meraviglia!), il traffico più ordinato. Sto parlando del perimetro urbano, ovvio!, fuori la tentazione di sfoderare il mio coltello svizzero - destinato al pacifico uso di pelare le mele - ed iniziare ad accoltellare chiunque tenti di sorpassare è in agguato ad ogni semaforo.
Gelati, granite, arancini & crocché invece, grazie al cielo, sono sempre divinamente uguali, cioè di una stupefacente bontà (qui parte la pubblicità gratuita: Malavenda, Sottozero e Cordon Bleu).
Quello che è rimasto uguale a se stesso invece è il Museo della Magna Grecia, luogo di riposo dei Bronzi di Riace.
Riposo non dei Bronzi ma dei custodi. Il Museo è composto da 3 piani: interrato (Bronzi), piano terra (antichità), primo piano (mai visto). Generalmente i visitatori arrivano e si fiondano dai Bronzi, oltre all'ovvio motivo (sono splendidi) la predilezione è data anche dal fatto che è l'unica sala climatizzata. Per cui è anche la sala prediletta dei custodi. Al piano terra l'afa è sostenibile solo se si è dei maniaci delle antichità greco-romane (tra l'altro, questo piano è anche abbastanza ben allestito con diorami e cartelli informativi). Il fatto che ci siano alcuni dei pezzi più belli in Italia (il frontone dei Dioscuri è magnifico) è noto ai pochi che sopravvivono al caldo.
Il primo piano in 3 visite non sono mai riuscito a vederlo: "mancanza di personale" è la motivazione portate tutte e 3 le volte. Secondo me è mancanza di ventilatori. Scopro dal sito che esiste addirittura un secondo piano, con la Pinacoteca.
In compenso, il cortile interno offre un'interessante veduta dei metodi di archiviazione del Museo stesso.